Creare e vendere il proprio corso online: sì, ma come? Nel primo step, Il Concept, abbiamo visto l’importanza dell’impegno anzitutto nell’identificare il proprio profilo di docente, comprendendo se si sia e ci si voglia proporre al mercato come figura «esperta» ovvero «novizio», nonché nello scegliere il tema del proprio corso: che deve piacere e nella cui materia, naturalmente, un minimo di esperienza è richiesta, ma che, in primo luogo, deve avvicinarsi il più possibile a ciò che la gente cerca, a quello di cui realmente ha bisogno. E non importa, si diceva, se il tema sia già stato trattato egregiamente da qualcuno o da molti: in tal caso, infatti, vuol dire che il mercato c’è.
Si tratta però ora di fare un passo avanti: anzitutto mettendo alla prova la propria idea.
La motivazione è semplice: prima di dedicare molto tempo alla creazione di un corso, assicurati di costruire qualcosa che la gente vorrà acquistare. Collaudare la propria idea, dunque, è una tappa fondamentale: da non applicare con amici e familiari, ma attraverso differenti strategie.
Strategia di test n. 1: creazione di un mini-corso gratuito
Invece di registrare ore e ore di video, fogli di lavoro e risorse aggiuntive, come un sito web o design di fantasia, crea semplicemente un mini-corso in 5 video oppure da inviare via email.
Puoi crearne in pochi step uno simile a questo con la nostra piattaforma Business in Cloud.
Così facendo, infatti, non solo andrai a convalidare la tua idea, ma contestualmente crederai anche un elenco email di futuri studenti per il tuo futuro corso.
Strategia di test n. 2: Pre-Vendi il tuo corso
Prima di partire in quarta con la preparazione completa del tuo corso e la sua conseguente vendita, prova a fare una prevendita ancora prima di crearlo. Come? Due modi:
«Ok, ma una volta testata l’idea», ti chiederai, «come creare un corso che i miei futuri studenti possano apprezzare?».
È difficile creare un corso di più settimane quando lo fai per la prima volta. I contenuti da creare sono molteplici e, certo, vorrai che tutti siano di prim’ordine. Ecco perché la chiave per creare un ottimo contenuto del corso è iniziare con un contorno chiaro.
Come fare? Con molto realismo, volando bassi almeno all’inizio.
Inizia in piccolo
Spesso si pensa che sia necessario creare un corso online ampio e approfondito che copra tutto quello che sanno: questo, però, sarebbe un errore. Nonché una perdita di tempo: soprattutto se stai semplicemente iniziando.
Le singole lezioni
Come sviluppare ogni singola parte del tuo corso? Cercando di capire bene il problema che il corso risolve. Per ogni step tematico del corso, crea una singola lezione, senza sovraccaricare troppo il programma. Ognuna di esse deve avvicinare sempre più lo studente all’obiettivo finale del corso. L’importante è non caricare di troppi contenuti ogni lezione. Per un corso breve, le lezioni dovrebbero durare 5-10 minuti – sicuramente non più di 20 minuti. Altrimenti gli studenti si stancano o, peggio, ti abbandonano.
Ora che conosci lo scopo di ogni lezione, la creazione del contenuto reale diventa molto semplice. Come?
La maggior parte dei corsi online sono forniti in formato video. Spesso poi s’includono fogli di lavoro, che aiutano gli studenti a mettere in pratica ciò che hanno appreso.
Come creare allora questo contenuto?
Chiariamo anzitutto un punto: il tuo primo corso online non sarà così bello. Ciò però, in maniera solo apparentemente paradossale, non costituisce per forza un problema. Se, dopo dieci corsi realizzati, riguardassimo il nostro primo corso online, sicuramente troveremmo mille cose che non vanno bene: ciononostante può darsi che quel corso sia comunque stato un successo. Perché? Per i contenuti: forse, infatti, erano innumerevoli gli aspetti tecnici da sistemare, ma i contenuti risultavano già ottimi. L’obiettivo, dunque, diventa concentrarsi sui contenuti, anzitutto, e proseguire poi pian piano con tutto il resto.
La lezione dunque è: specie in principio, non impazzire troppo sulla qualità della produzione. Concentrati piuttosto sull’insegnare contenuti di valore, dando istruzioni pratiche e pragmatiche. E se è vero che l’esempio di Marco Montemagno docet, vero è anche che ci arriverai. All’inizio, però, concentrati su questa regola.
In tal senso, anche il formato del tuo corso non ha importanza primaria: può essere testo, audio o video. Proprio il formato video, comunque, resta la scelta più frequente.
Puoi registrare:
Non è necessario assumere un videomaker di fascia alta per girare o modificare le tue video-lezioni. Puoi utilizzare il telefono e/o uno tra i numerosi strumenti e software di facile utilizzo presenti in rete.
A quali ci riferiamo? Lo vedremo nella terza parte della nostra guida.
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