Hai mai sentito parlare di Marketing Push e Pull? Hai la più vaga idea di cosa possano significare questi termini inglesi?
Comprendere il marketing push e pull è di fondamentale importanza per costruire sistemi che portino utenti verso la tua attività.
In Business in Cloud lo sappiamo bene, anche grazie alla nostra esperienza nell’aiutare centinaia di professionisti italiani a creare il proprio sistema di acquisizione clienti automatico online.
Se non sai di cosa sto parlando, vai a questa pagina per scoprire di più su Business in Cloud, altrimenti continua a leggere per comprendere qualcosa di più sul marketing push e pull e come utilizzarli all’interno della tua strategia digitale.
Partiamo dal principio, nessuna strategia di marketing è migliore delle altre, tuttavia dobbiamo fare del nostro meglio per capire quale si adatta meglio al nostro mercato.
Di solito, non è sempre facile capire da dove partire, il segreto è testare e informarsi sulle diverse possibilità, o anche prendere spunto da aziende e professionisti di successo all’interno del mercato.
Insomma, le due principali modalità per fare marketing online sono sicuramente la strategia push e pull, molto discusse in letteratura ma anche molto utilizzate sul web.
In questa sede ci occuperemo principalmente di marketing digitale, sappi però che le stesse definizioni possono essere applicate anche al marketing classico.
Andiamo quindi a vedere che cosa significa fare marketing push e pull.
La Strategia Push deriva dall’inglese, che significa Spingere.
Forse avrai visto tante volte questa parola sulle porte di un ristorante, di una palestra o di un luogo pubblico.
Consiste proprio nel convincere, nello spingere un utente ad acquistare il nostro prodotto con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Non si tratta di una conseguenza naturale di un nostro modo di comunicare ma andiamo consapevolmente e in modo più o meno aggressivo a dire al nostri interlocutore di acquistare un nostro prodotto.
I mezzi che si possono utilizzare sono i più svariati.
I banner pubblicitari con le classiche offerte fanno parte di una strategia Push.
Non li chiediamo noi all’interno dei siti e delle app ma ci compaiono, senza che noi possiamo fare niente, mostrandoci la loro offerta.
A volte possiamo anche trovare prodotti non in linea con quanto abbiamo cercato ma semplicemente casuali.
Altra tipologia di marketing push sono sicuramente le ads sia sui social media che su Google.
Se ci pensi, hanno un funzionamento molto simile ai banner.
Ci compaiono delle offerte più o meno velate ma non richieste, che non stavamo consapevolmente cercando.
Le ads Search di Google sono un po’ border line in questo contesto perché mostrano all’utente un contenuto sponsorizzato ma in linea con la sua ricerca.
Passiamo adesso al rovescio della medaglia, il marketing Pull.
Il Marketing Pull indica una serie di strategie atte ad attirare spontaneamente utenti verso un’offerta commerciale.
Pull significa appunto tirare, cioè sono le persone che consapevolmente ci invitano a farci un’offerta o ci chiedono dei prodotti, non viceversa.
Qui parliamo di tutto il mondo dell’inbound marketing o della lead generation, ossia sistemi che portano spontaneamente l’utente ad aderire a liste e nostre offerte commerciali.
Capita spesso, in questi casi, che siano gli utenti stessi a contattarti per richiedere maggiori informazioni o disponibilità di un determinato prodotto.
Ed è anche il caso di lanci sold-out o di pre-vendite in cui si accumulano centinaia di vendite prima ancora che il prodotto sia uscito.
Una buona strategia pull è ciò che tutti sognano.
Chi non vorrebbe che siano i clienti a bussare alla porta?
Tuttavia, c’è bisogno di una struttura ben pensata ma soprattutto di tanto investimento di tempo e denaro per raggiungere dei buoni risultati.
Se non ti è ancora ben chiaro la differenza tra il marketing push e pull, nel prossimo paragrafo lo analizzeremo più nel dettaglio.
La differenza sostanziale tra le due diverse strategia sta proprio nel fatto che, per una strategia Push, sto spingendo l’utente verso la mia offerta attraverso tutti i mezzi a mia disposizione.
Di solito è molto dispendiosa a livello economico perché sto trascinando il futuro cliente verso il mio prodotto.
In una strategia Pull, invece, intercetto delle necessità di mercato e do tutte le informazioni necessarie affinché l’utente possa decidere in autonomia.
Poi sarà lui stesso a confluire, quasi naturalmente, verso la tua offerta.
E’ il classico caso dei blog di settore in cui sono contenute numerose informazioni su un argomento specifico.
Magari potrai anche non aver mai visto in faccia colui che scrive ma, se ti risolve un problema, ti risulta naturale andare a sbirciare tra i suoi prodotti a pagamento o richiedere una consulenza.
Un’ottima strategia da implementare è sicuramente un mix di marketing push e pull.
E’ vero che il marketing pull è più autentico ma è anche vero che ogni tanto gli utenti hanno bisogno di quella spinta in più!
Un ottimo equilibrio tra push e pull risiede sicuramente nel classico percorso utente di content marketing che convoglia verso un prodotto a pagamento.
Il percorso parte da contenuti gratuiti su un blog, i social media o questi due canali usati in contemporanea.
Gli utenti hanno la possibilità di informarsi autonomamente con la classica strategia pull, senza essere obbligati ad acquistare qualcosa o ritrovarsi in offerte commerciali indesiderati.
Lo scopo dei contenuti gratuiti è quello di convogliare le persone verso una newsletter o un luogo dove possiamo comunicare con loro in modo più privato.
Qui siamo ancora in ottica Pull, perché l’utente è attirato dalle nostre offerte e dalla nostra capacità di risolvere un suo problema senza chiedere nulla in cambio.
A questo punto, possiamo partire con una sequenza di email di lancio di un prodotto che combina non solo email di vendita ma anche sponsorizzate sui social per spingere il prodotto.
Adesso passiamo alla strategia Push che sarà molto più efficace perché andrà a comunicare a tutti quegli utenti che abbiamo precedentemente attirato con una strategia Pull.
I nostri prodotti o servizi verranno pushati sugli utenti e proposti con banner pubblicitari o offerte.
A questo punto, arriviamo alla finalizzazione dell’acquisto che potrà anche avvenire in modo spontaneo per gli utenti più fedeli.
Insomma, hai ben capito che non esiste una linea di separazione netta tra le due strategie ma, se ben integrate, possono davvero farti ottenere risultati incredibili.
Spero che in questa pagina tu sia riuscito a farti un’idea delle differenze e del campo di applicazione di entrambe le strategie.
La soluzione migliore è sempre e solo testare oppure far riferimento ai concorrenti per comprendere il grado di aggressività delle loro offerte.
Questo non vuol dire che devi allenarti ma ti è utile per capire cosa offre il mercato e trovare, di conseguenza, un tuo posizionamento differenziante.
Se hai considerazioni o vuoi darci dei tuoi consigli, scrivici pure nei commenti.
A presto!
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