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Come creare e gestire un piccolo business “minimalista”?

Come creare e gestire un piccolo business “minimalista”?

da | Business

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Vuoi creare e gestire un piccolo business minimalista? Il minimalismo è un atteggiamento mentale, non un limite.

Che vuol dire creare un piccolo business minimalista? Secondo Paul Jarvis, autore di best-seller e designer, “Il minimalismo non è solo per le persone che vogliono vivere zaino in spalla o stipate in case minuscole.”

Jarvis è convinto che i criteri del minimalismo si possano facilmente applicare anche al tuo business e ha dichiarato di averli applicati per circa vent’anni.

“Se qualcosa è utile o piacevole, la manterrai. Se non lo è, puoi valutare l’eventualità di scartarla” consiglia.

“Personalmente, considero gestire un piccolo business minimalista più come una ricerca del piacere che ti offre anche un introito (perché, eh, che c’è di male nell’amare sia l’edonismo che il guadagno?!). Se manterrai nel tuo lavoro solo ciò che è utile e ti rende felice ne resterai soddisfatto” Secondo Paul il minimalismo ci garantisce determinate libertà:

  • La libertà da eccessive preoccupazioni finanziarie (spendi meno, perciò potrai fare meno cose ed essere più proficuo).
  • La libertà dallo stress dell’essere “occupato” (fai solo ciò che è utile o ti rende felice).
  • La libertà dalla paura della perdita (vivi al di sotto delle tue possibilità, perciò puoi affrontare qualsiasi tempesta o avversità).
  • La libertà dalle responsabilità più pesanti (più grande sarà la tua azienda, più lavoro richiederà, e potrebbe essere un lavoro che non gradisci svolgere).

 

Lavorare per te stesso ti offre libertà, se lo farai in maniera intelligente: perciò ottenere maggiore libertà negli affari implementando i criteri del minimalismo sembra anche a noi un’ottima idea.

“Una delle cose migliori che ho fatto negli affari è stata domandarmi se “più” fosse sinonimo di meglio. Questo approccio è esattamente all’opposto di quello in uso presso le startup e le grandi aziende.” Dice Jarvis.

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“Queste aziende tendono a interpretare la crescita come il principale indicatore del successo. Ottenere maggiori clienti è una vittoria! Maggiori guadagni sono una vittoria! Una maggiore visibilità è una vittoria! E, certo, possono esserlo, ma non sempre.”

“Infatti, avere più clienti significa dover ampliare il servizio clienti. A volte un maggiore guadagno può dipendere da maggiori investimenti e spese (meglio perciò considerare solo il ricavo netto). Una maggiore visibilità a volte implica il fatto che diventiamo visibili alle persone sbagliate mentre quelle giuste si rivolgono altrove perché pensano che ciò che facciamo sia rivolto a un pubblico diverso.” Insomma, Jarvis fa riflessioni importanti e sensate rispetto a quello che può essere il successo visto solo come aumento di guadagni e popolarità.

 

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“A volte è meglio “a sufficienza”.

Per esempio, se guadagno abbastanza da poter sostenere la mia famiglia e risparmio un po’, il “più” di solito comporta maggiore stress, più lavoro, più responsabilità. Se ho già un numero sufficiente di clienti che posso gestire da solo, perché dovrei volere di più se questo significa assumere e gestire dei dipendenti? Ricordi il mio appunto sulla libertà? “A sufficienza” significa che posso ottimizzare per essere libero, non per crescere alla cieca.”

Gestire un’attività snella che sia concentrata sul creare valore per te stesso e per i tuoi clienti richiede la capacità di capire a quali opportunità dire sì. Dire di sì a tutto e abbracciare ogni novità, seppur redditizia, può sembrare intraprendenza, ma non è la mossa giusta. 

“Devi anche aver voglia di sperimentare. Alcuni anni fa ho deciso di verificare la mia capacità di andare avanti per 6 mesi senza comprare altro che cibo e benzina (e ce l’ho fatta). Un’altra volta ho provato a vivere senza mobili (non ci sono riuscito perché senza un divano comodo mi faceva male la schiena). Non lo scoprirai mai se non lo sperimenti. Certo, i tuoi esperimenti potrebbero anche andare male e potresti scoprire che “la tua azienda soffre di mal di schiena”, ma potrebbe anche andare bene e ti ritroverai con più denaro e meno lavoro.”

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Sii come MacGyver!

“I minimalisti sono come MacGyver, lavorano con gli strumenti dei quali dispongono. Non investono tutto quel tempo e quel denaro per comprare o realizzare nuovi strumenti.” dice Paul. “Utilizzare gli strumenti che hai a disposizione per lavorare significa che puoi affidarti più al tuo ingegno che ad altro. Il che è bene, perché a volte gli strumenti possono soppiantare il pensiero critico.”

In effetti, se passiamo il tempo a cercare di capire quale software sia migliore per un determinato scopo avremo meno tempo per lavorare e, di conseguenza guadagneremo meno.

Un piccolo business minimalista dipende invece dalla capacità che abbiamo di utilizzare le cose di cui disponiamo. Ciò che conta sono gli skill, non i tool.

 

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Vai dritto al punto.

“Chi gestisce un piccolo business minimalista è esperto nell’andare dritto al punto. Alla svelta. In particolare quando si tratta di guadagnare.”

“Di solito per gestire un’azienda si parte ottenendo un investimento per poi lavorare sodo e in segreto per molto tempo per creare un prodotto perfetto.” sottolinea Jarvis. “Questo modo di lavorare presenta però diversi inconvenienti. Implica un gran numero di supposizioni riguardo il mercato, il posizionamento e i clienti e poi bisogna attendersi di spendere molti soldi prima che il prodotto venga lanciato. Invece adottare un approccio opposto può funzionare lo stesso, se non meglio. Lancio il prodotto senza alcun investimento (se non una piccola parte del mio tempo) così non devo fare troppe supposizioni. Lo lancio riducendo la mia idea di business all’osso, e lo lancio il prima possibile. Ad esempio, Creative Class (il mio primo corso) è partito come un’idea per 30 lezioni, e per prepararle avrei dovuto impiegare almeno dai 4 ai 6 mesi. Volevo anche sviluppare un software per gestirlo (altri 4-6 mesi). Ho resistito alla tentazione e ho cominciato con 7 lezioni utilizzando un software già esistente, riuscendo a lanciarlo in un mese invece che in un anno. Ciò significa che sono stato in grado di capire cosa funzionava e cosa no con un pubblico vero, per poi aggiustare, ripetere e migliorare.”

Se partiamo dal basso e ci muoviamo alla svelta, infatti, riusciamo ad adattarci meglio al mercato. Un’azienda lenta e pesante è una scommessa troppo difficile e impiega troppo tempo, lavoro e denaro senza offrire alcuna certezza.

 

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Conclusioni

Minimalismo, secondo Paul, “significa restare piccoli quando ha senso essere piccoli e crescere solo nelle aree nelle quali la crescita offre un valore a te e ai tuoi clienti. La crescita non è necessariamente un male, ma ha un prezzo. E gestire un piccolo business minimalista è inteso più a produrre libertà che profitti. A volte ha senso pagare questo prezzo, altre volte è meglio tenersi stretto ciò che si ha.”

 

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da | Giu 6, 2017

Loredana Amodeo

Loredana Amodeo

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